Mobilità a Genova, AMT, Metrò, Treno, Bus, Tram, Ascensori, Funivie, Navebus e dintorni.

Inviato da avatar Enrico Vigo il 10-04-2012 alle 20:15 Leggi/Nascondi
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Che Genova sia dal punto di vista trasportistico una città complessa non lo nasconde nessuno, fino a che non verranno completati i lavori del nodo ferroviario di Genova e costruite le nuove stazioni ferroviarie previste, questa rimarrà una piazza difficile e costosa da gestire, l’eccellenza del servizio è un lusso fino ad allora irragiungibile. Andiamo per ordine cominciando dal Metrò-Walt-Disney che è costato troppo e che c’è voluto troppo tempo a realizzarlo per un pugno di chilometri, ma meno male che qualcosa s'è fatto. Brignole ai nastri di partenza è un bel passo avanti, il by-pass pedonale Principe Treno-Metrò pure, ma queste realizzazioni non sono certo un traguardo. Terralba e l’armamento di Corvetto sono le due prossime tappe a portata di mano, poi c’è Rivarolo (due fermate aggiuntive in ValPolcevera) San Martino e Staglieno gli ulteriori sviluppi irrinunciabili, speriamo non troppo in là nel tempo, e Sampierdarena Stazione ferroviaria-Fiumara l’ulteriore irrinunciabile obiettivo per realizzare la tratta minima sostenibile in assoluto per una città come Genova. Il Metrò è il mezzo migliore per la mobilità in ambito urbano, inutile girare troppo in giro a questo concetto, a sottovalutarlo ci si fa del male come su questo fronte se lo è fatto la Giunta Vincenzi.

Il Treno marcia verso il suo naturale utilizzo in ambito urbano, dovremo aspettare tra il 2018 e il 2020 per vedere declassati e funzionanti i binari costieri e di ValPolcevera, ma per fare questo occorre lavorare molto e bene cercando di non perdere tempo, come purtroppo avviene alla latitudine sciroccale genovese, dove le opere pubbliche sono sempre e solamente in mano a cantieri lumaca per eccellenza, col beneplacito convinto dei pubblici amministratori che si cullano nelle inefficienze per DNA bolso spesso difendendole come una bandiera.

Il Tram deve tornare a sferragliare a Genova innanzitutto in Val Bisagno, e sarebbe quasi ora di smetterla di parlarne solo nei salotti della politica. Il tram è una modalità tra le più acclamate dall’Europa evoluta per fidelizzare nuova utenza, le città del nord Europa sono ricche di buoni esempi da seguire, basta non girare la testa da altre parti come in troppi in questi anni han fatto facendosi venire il torcicollo.

Una città in salita dall’orografia complessa come Genova non dovrebbe che essere tra quelle che in fatto di ascensori e funivie (es.Erzelli) in grado di mostrare al mondo un know-how più evoluto, mentre qui siamo anche fin troppo agli inizi di un futuro che dovrà essere necessariamente di segno diverso e più attento alle necessità della mobilità urbana.

Con i bus dovrà arrivare il momento che non vedremo più girare la sera e nei festivi i bestioni autosnodati , quei lunghi e costosi torpedoni in certe ore desolantemente vuoti, sostituiti nelle ore di morbida da bus di dimensioni ridotte e sufficientemente confortevoli.

Poi deve esserci una attenzione ai costi di funzionamento di AMT (meno posti in consiglio di amministrazione, meno dirigenti, meno impiegati amministrativi), una razionalizzazione delle rimesse (Campi quando decollerà?) e la dismissione di quelle superate (Via S.Giovanni d’Acri a Cornigliano). Gli immobili non strategici vanno alienati.

Una volta riassettato l’impianto strutturale della mobilità in ambito urbano come anzidetto attorno al 2018, occorrerà arrivare all’optimum del trasporto pubblico, allungando le corsie gialle preferenziali, ampliando le zone a traffico privato interdetto in centro città, dando impulsi con iniziative varie ai nuovi abbonamenti validi su tutte le modalità di trasporto facilitando gli interscambi , cercando di fidelizzare più utenza, mettendo a disposizione veri e capienti parking di interscambio in zone strategiche della città.

La mobilità marittima (navebus), ancora allo stato embrionale deve essere sviluppata e sostenuta a partire dalla fascia di rispetto di Prà fino alla Foce.

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Commenti (6)

Inviato da avatar Paolo Malerba il 10-04-2012 alle 20:29
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Inviato da avatar Stefano Sabatini il 11-04-2012 alle 00:18
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Inviato da avatar Enrico Vigo il 11-04-2012 alle 17:41
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Inviato da avatar Enrico Vigo il 21-04-2012 alle 17:32
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Inviato da avatar Alessandra Pozzolini il 24-04-2012 alle 21:59
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Inviato da avatar Giuseppe Ciaccio il 02-05-2012 alle 11:21
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