I prossimi 50 anni

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Mauro Ragucci il 27-05-2012 alle 16:43

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un video che fa riflettere:

a parte qualche tono un po' delirante da film di fantascienza, la cosa nel suo insieme andrebbe analizzata con una certa attenzione. In fondo la storia risulta a lieto fine anche se farà inorridire più d'uno. Sul web se ne trovano numerose varianti, in varie lingue, anche meno inquietanti per anime più sensibili.

Ma ciò che preme ora è la considerazione di come tutto ciò ci riguardi da vicino. Anche questa avventura più o meno conclusa di noi candidati genovesi su questa piazza virtuale, per quanto sia stata zoppicante, potrebbe essere un tassello per la creazione del nuovo ordine mondiale.

Penso che con un po' d'impegno potremmo anche saltare la parte centrale fatta di guerre e catastrofi. Basterebbe catapultarsi direttamente al di là, sostituendo i massacri con allegri dibattiti via rete. Val la pena provare, è in gioco il destino dell'umanità.

Un bacio a tutti!

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Commenti (3)

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Marina Ribaudo il 27-05-2012 alle 18:23

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Non sarei catastrofica come il video e non aspetterei i prossimi 50 anni poiché sono pienamente d'accordo sul fatto che valga la pena di provare ... Tra l'altro esistono già innumerevoli esperienze di partecipazione, nei domini più diversi.

In ordine molto sparso ... oltre all'esperienza di Milano http://www.partecipami.it di cui abbiamo già parlato, esiste l'esperienza di Cagliari, con il suo ideario http://oratoccaanoi.ideascale.com/ oppure la discussione pubblica legata all'Agenda Digitale Italiana (http://adi.ideascale.com/).

Esistono poi piattaforme per segnalare problemi, per esempio "CitySourced is a real time, location-based, platform. CitySourced provides a mobile app in order for citizens to identify and report non-emergency civic issues, such as public works, quality of life, & environmental issues. The service is part of the e-Government or gov 2.0 movement, which aims to connect government and citizens through the use of technology." [da wikipedia] http://www.citysourced.com/default.aspx

Anche da noi a Genova è stato recentemente lanciato il progetto Genova Mappe: mappi-amo la città http://genovamappe.wordpress.com/

Esistono anche esperienze legate a domini specifici. Cito solo "Nextdoor, is a social network website that aims to connect local communities. It only allows users to connect with people who they live near." [da wikipedia] https://nextdoor.com ma esiste molto molto altro ... (davvero interessante è il caso della città di New York).

A Torino, alle Officine Grandi Riparazioni, si sta tenendo il Digital Experience Festival e si parla anche di partecipazione e di smart city. Ho assistito ad alcuni dibattiti e la cosa che mi ha colpito di più è il numero di piccole esperienze che esistono, spesso un po' isolate, spesso in competizione tra loro. Questa frammentazione permette di sperimentare buone pratiche ma, dopo la sperimentazione, ci vuole la "messa a sistema". Come credo di aver già scritto in un altro post, il problema non è più tecnologico ma di altra natura. Ho visto che alcuni candidati iscritti in piattaforma sono stati eletti. Chissà che non abbiano voglia di intervenire e aprire un dibattito su come continuare l'esperienza?

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Mauro Ragucci il 30-05-2012 alle 12:24

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Marina Ribaudo il 30-05-2012 alle 14:22

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Potremmo prendere spunto da Milano dove hanno aperto degli spazi di dialogo pubblico tra cittadini e consigli di zona e replicare per i municipi della città.