Caro Paolo, ci manca solo che si parli di inasprimento dell'IMU, una delle tasse più immorali che le menti perverse della nostra politica abbiano partorito, per rabbrividire. Su questa strada non ti seguo per nulla, e poi non ho nessuna voglia di sopportare una amministrazione comunale sadica e patrigna, lontana anni luce da una sana conduzione della cosa pubblica.
Stare sempre sotto la mannaia a driblare provvedimenti-obblighi, con senso di impotenza nella gabbia di un "condominio" non è il mio modello di libertà, questa tua proposta sa di "socialismo reale" e "dirigismo di stato", modelli perdenti e stracotti.
Capisco la nobiltà della tua proposta, il suo fine che condivido, ma il metodo è sbagliato, meglio percorrere la strada degli incentivi (in positivo) e della persuasione culturale.
Sul "condominio" come terreno su cui lavorare non ci contare troppo, alla nostra latitudine è una palude oscura e umida dove gli incubi ancestrali si materializzano come i mostri di un video game, ne abbatti uno ne arrivano due, uno peggio dell'altro, noi italiani (e i genovesi peggio che peggio per indole) quando ci mettiamo insieme obbligati da un "condominio" litighiamo (rattelliamo) con esiti distruttivi, capaci di ripicche, veti incrociati e faide secolari, piuttosto che praticare percorsi virtuosi in armonia. In questo clima non si combina mai nulla di buono.
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