La questione dell'autonomia dei porti, universalmente riconosciuta come il toccasana delle realtà portuali italiane, che non riguarda solo Genova ma appunto tutta la portualità italiana, è stata finora negata dai Governi Berlusconi.
Il problema è sempre il solito, è il debito pubblico che impedisce di fare anche le cose più giuste e logiche come questa.
Monti non credo che nel suo breve "regno" (sì perchè di regno si tratta) avrà modo di varare questa importante riforma, l'Italia è ingessata impossibilitata a muoversi fino a che il debito pubblico non sarà messo in condizione di non nuocere e fino a che gli italiani, popolo di evasori, cominceranno a pagare le tasse. Battaglia lunga e dolorosa.
Il nostro non è un "Paese", per troppi è ancora una "associazione a delinquere", in politica (troppi condannati e indagati, i clan e i "famigli" imperversano, in numero eccessivo i ladri etc.) e nelle attività economiche dalla fiscalità allegra, come denunciano Agenzia delle Entrate e ISTAT.
Intanto Mr.A, Mr.B e Mr.C (con i loro partiti) si sono spartiti il bottino del finanziamento pubblico ai partiti con una nuova legge approvata alla velocità della luce, non c'è mai limite al peggio, siamo in Italia.