Tra tanti allarmi si sottovaluta l’antipolitica più pericolosa, quella rivolta contro i diritti di altri cittadini. Nel municipio del Centro-Est entrano anche candidati all’urlo di “No alla moschea”. Il loro programma consiste nel calpestare un diritto costituzionale spettante ad una minoranza di genovesi: quelli di fede islamica. La xenofobia ha colpito le deboli menti di chi vede nel diritto altrui una minaccia per la propria incolumità. L’intolleranza è sempre figlia dell’ignoranza, e trova terreno fertile in circostanze di disagio sociale dove è facile urlare contro persone già discriminate. In tempi di crisi il cittadino sprovveduto si innamora di modelli autoritari illudendosi di vedere un riscatto nelle parole di certi personaggi: dai neonazisti greci, ai lepeniani francesi, fino agli antisemiti del centro-est genovese (ricordiamo che gli arabi sono semiti come gli ebrei). Per fortuna la nostra epoca è ben scafata da involuzioni dittatoriali e certi atteggiamenti faranno più ridere che tremare. Purtuttavia occorrerà spiegare a questa gente che la Costituzione è stata creata dai padri della nostra repubblica (e della nostra Europa) per garantire i diritti umani a tutti i cittadini e non solo a quelli di razza ariana.
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